Blog

Ferraro case in legno / Focus  / TETTO IN LEGNO VENTILATO
Tre esempi di un tetto in legno ventilato

TETTO IN LEGNO VENTILATO

Partiamo dal presupposto che un tetto, per ripararci dal caldo e dal freddo, dev’essere coibentato bene, con i giusti materiali e che senza l’isolante non si avranno mai buone prestazioni.

Da molti anni sentiamo parlare di tetto ventilato, un ottimo sistema costruttivo soprattutto per la copertura a falde.

Ma sappiamo com’è fatto effettivamente, come funziona, e perché ad oggi sembra essere l’unica soluzione che possa apportare dei vantaggi?

COS’È?

Il tetto ventilato è una soluzione comunemente utilizzata per coperture inclinate e si ottiene distaccando le tegole dallo strato isolante mediante un’intercapedine che permetta un flusso d’aria continuo dalla gronda fino al colmo.

COME FUNZIONA?

Si crea un effetto camino: l’aria, entrando lungo la linea di gronda, si scalda a contatto con l’isolante e risale verso il colmo, anch’esso areato, da cui smaltirà calore e umidità raccolti durante il suo percorso.

COM’È FATTO?

Il sistema è composto da alcuni semplici elementi, tutti fondamentali.

Posato in continuo lo strato isolante, questo dev’essere coperto e protetto da una membrana impermeabile e traspirante, in modo che possa “respirare”, ma nel contempo non far penetrare l’acqua.

Per respirare è necessario uno strato d’aria, e qui entra in gioco la vera e propria ventilazione del tetto.

Sulla membrana verranno infatti fissati dei listelli di legno in senso perpendicolare alla linea di gronda, con uno spessore variabile a seconda della lunghezza della falda, ma normalmente intorno ai 6 cm.

Sopra di essi ci sarà un’altra listellatura, questa volta parallela alla gronda, oppure un assito continuo,
e ciò dipenderà dal tipo di manto previsto.

L’intercapedine che si forma permetterà al flusso d’aria di risalire dalla gronda fino al colmo.

PERCHÈ UN TETTO A FALDE DEV’ESSERE SEMPRE VENTILATO?

Nel periodo estivo evita un eccessivo riscaldamento di tegole o di altro manto di copertura nel periodo invernale permette l’asciugatura dell’eventuale condensa dovuta a freddo e umidità, espellendo il calore dal colmo e non trattenendolo nei materiali migliora le caratteristiche dello strato isolante, garantendo così migliori prestazioni energetiche consente quindi un risparmio dal punto di vista economico migliora il comfort abitativo: con lo smaltimento dell’umidità si riducono enormemente i rischi di muffe e condense in sottotetti e mansarde abitate, quindi può migliorare anche la salubrità degli ambienti.

SVANTAGGI?

In realtà non ci sono situazioni realmente svantaggiose, ma servono alcuni accorgimenti in certi casi particolari. Uno di questi è quando si prevede una copertura metallica, ad esempio in rame o zinco-titanio.

Apparentemente l’intercapedine areata potrebbe determinare l’amplificazione di alcuni rumori provenienti dall’esterno, come la pioggia, comportandosi come una sottile cassa di risonanza.

Ma ciò può essere ovviato con la posa di isolanti fibrosi, come la fibra di legno, oltre all’utilizzo di soluzioni tecniche in copertura che attutiscano notevolmente ogni tipo di rumore.

Ancora una volta la scelta dell’azienda, la professionalità e la cura dei dettagli faranno la differenza.